Assemblea diocesana elettiva
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In un clima di festa per la gioia del ritrovarsi insieme, domenica 18 febbraio scorso, a Susa presso Villa S. Pietro, si è svolta l’assemblea diocesana dell’Azione cattolica. Assemblea elettiva in cui si votavano i membri del Consiglio diocesano per il triennio 2024/2027.
Gioia grande anche per la presenza di persone che sono state in consiglio diocesano negli anni passati o che hanno ricoperto l’incarico di presidente diocesano.
Dopo la preghiera delle Lodi, l’assemblea ha nominato suo presidente Fabrizio Borgesa, già presidente diocesano negli anni ’90.
Nella sua relazione, a conclusione del triennio, divenuto quadriennio a causa delle misure anticovid, l’attuale presidente diocesana Rosanna Bonaudo ha esordito ringraziando non solo Fabrizio, ma tutti gli altri ex presidenti presenti: Marco Margaira, Donatella Bert, Stefano Bruno e Angela Pangia. Ha inoltre fatto memoria di Marco Bruno, Paolo Franchino e Milena Re Rossetti, deceduti in questi ultimi anni: 3 figure esemplari per l’associazione valsusina, insieme a Don Fortunato Pent di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Nel ripercorrere le tappe salienti del quadriennio, dai campi estivi alle giornate unitarie, agli incontri regionali e nazionali, Rosanna ha messo in evidenza la vocazione dell’associazione che si basa sulla vitalità della preghiera e del servizio, in linea anche con quanto indicato dal nuovo vescovo Mons. Repole, pastore anche della Chiesa torinese. Dalla lettura degli incontri relativi alle assemblee elettive parrocchiali, sono emerse la buona volontà, la creatività, la speranza e la fede degli aderenti che si esprimono nella carità verso ogni persona, verso ogni singola persona che non va etichettata, bensì valorizzata poiché Cristo si è fatto persona! Ancora, l’attenzione alle realtà parrocchiali con l’invito a radicarsi nei luoghi dove vive la gente, a coglierne le problematiche e a mettersi in ascolto delle sofferenze presenti sul territori
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Nel suo saluto, Matteo Massaia, presidente diocesano dell’Ac di Torino, ha sottolineato il desiderio di una collaborazione sempre più stretta tra le due associazioni in linea con le indicazioni pastorali del vescovo Repole.
Luca Manzon, incaricato regionale per il settore giovani, sulla traccia dell’icona biblica del documento assembleare “Testimoni di tutte le cose da Lui compiute” (At 10, 34-48), ha invitato i soci ad essere fedeli discepoli del Signore come testimoni della gioia.
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Si sono poi susseguiti gli interventi dei responsabili diocesani dei settori giovani ed adulti e dell’ACR che ne hanno illustrato le attività svolte e la progettualità futura.
Nel pomeriggio, Paolo Seghedoni, vicepresidente nazionale per il settore adulti, ha spronato l’assemblea a vivere questo momento storico quale tempo favorevole, invitando a far incontrare l’Ac alle persone che ne hanno bisogno anche senza saperlo. Riprendendo le parole di papa Francesco, che ha definito l’Ac: “palestra di sinodalità”, ne ha sottolineato la vocazione a camminare insieme, persone di età diverse e, come i ragazzi siano oggetto di attenzione sia dei giovani che degli adulti.
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Nel suo intervento il prof. Del Vecchio ha illustrato il percorso di canonizzazione del Servo di Dio Emilio Giaccone, mentre la situazione e l’utilità delle casalpine Giovanni XXIII di Bessen Haut e N.S. del Rocciamelone di Bar Cenisio sono state presentate da membri dei gruppi che le gestiscono.
In chiusura Fabrizio ha espresso il desiderio di ricordare l’importante opera ed il sostegno che l’Ac ha ricevuto da Mons. Bernardetto.
La ricca e gioiosa giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica presieduta da Don Antonello Taccori, assistente diocesano insieme a Don Silvio Bertolo, ai quali l’Ac esprime gratitudine per il loro sostegno costante.
In seguito alle elezioni, martedì 28 febbraio si è riunito per la prima volta il nuovo Consiglio diocesano per la votazione della terna di nomi da proporre al Vescovo per la nomina del Presidente diocesano.
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